
Mi piace pensare alla notte come a una dimensione parallela, la dimensione nella quale la libertà prende forma, luogo d'incontro per menti irriverenti, stravaganti. E' nella notte che la città diventa più umana, si lascia plasmare dalle mani di quelli che sanno attraversarla, si sveste della facciata bene che offre giornalmente riuscendo ad esternare i suoi caratteri più intimi, pregi e debolezze. E' nelle strade semideserte, nelle saracinesce chiuse dei negozi, tra i vicoli più bui che la città prende forma, si lascia conoscere. Docile e mansueta cerca un incontro, cerca occhi ed orecchie che siano pronti ad ascoltarla, cerca qualcuno che voglia riscattarla, qualcono che voglia prenderla, farla sua fino all'alba del giono dopo.
Foto:vista notturna da ponte S. Carlo, Praga

6 commenti:
esta noche por la calle suena mi tambor... buscando la ventana de una lucha mas dificil y cada dia mas fuerte...
las arpia e las tonta
e vis che dices non aggiornamos el blog mo' de commentos te ne mettiemo dodes kai milas ahiahiahi ah ah ah moreno
Concordo. La notte svela mondi paralleli. Sotto le luci dei lampioni che rischiarono mezzi volti, altri mezzi volti sono lasciati all'infinità del buio circostante. Allo stesso modo, quando hai la possibilità di vedere la volta stellata e provi a comprendere la profondità di quel manto nero sei in preda al panico perchè ti accorgi di essere una nullità, una nullità dotata della forza della ragione.
La notte rivela vita andate in letargo durante il giorno perchè sopite tra i rumori delle macchina dietro cui si lavora.
La notte ridà vita alla nostra vita da automi. Le belle di notte ce lo dicono chiaramante col loro dischiudersi sul crepuscolo.
siete scandalosi... fra poco raggiungerete il primo posto nella classifica dei disaggiornati... come se aveste una vita socialmente impegnata... voi... ma non ditene più, militonzi da tastiera...
ihihih
My brother,
My girlfrd, the girl I love most in the world has passed away.
I am very sad.
Just wanna tell you this, dont worry about me.
Jack@HK
ancora nessuna nuova su questo blog, sballottato e abbandanoto, e invece mi sa che di cose da dire ce ne sarebbero tante, belle e brutte, e attimi da cogliere, e pensieri paure da condividere. purtroppo di sicuro questo web così troppo pieno da risultare forse invaso e questo schermo fastidioso agli occhi ed alla mente non sono certo buoni strumenti per trasmettere. ma prendete l'esempio dalla nostra nanetta verde acido, che con tutto il suo su e giù anche oggi ha dato un la, poetico e profumato di pioggia, alla porta telematica...
io, esterna commentatrice, mi ritrovo nel ruolo, e ora, prima di un film davanti al quale mi addormenterò, vi saluto, insistendo ancora. basta una riga, basta dire uè.
bs
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